Nasce nel 1937 a Parigi, nel quartiere di Montmartre.
Dal 1953 frequenta l'Ècole des Arts Appliquès e
dal 1956 l'Ècole des Beaux Arts di Parigi; poi, dal
1959, anche l'Ècole des Beaux Arts di Bruxelles
(sezione 'Incisione e scultura'). Dal 1961 frequenta
la Scuola di Arti Applicate di Parigi e pratica lo studio
dello scultore italo-francese Antoniucci Volti,
che diventerà suo maestro d'arte; con lui condividerÃ
l'approccio al corpo femminile e stabilirà una
stretta relazione di lavoro e una vera amicizia. Nel
1965 si trasferisce a Campiglia Marittima (Li) in Toscana,
pur mantenendo il proprio studio di Parigi,
diventando di fatto toscano d'adozione.
Alain Bonnefoit ha mutuato con intelligenza il segno
fluttuante di Matisse, la corposità plastica di
Arp e la casualità danzante di Dufy; il tutto stemperato
nelle luci e tonalità toscane. L'artista, infatti,
approfondisce la raffigurazione del nudo poco
prima di trasferirsi in Italia. Proprio qui, comincia
a sperimentare le varie tecniche, dalla mista su
carta, all'olio, l'acquarello, le litografie, la china e
la scultura, con l'unico scopo di dare vita a infinite
varianti nel ritrarre il corpo femminile in un clima
di pacato erotismo.
Nel 1969 tiene la prima grande mostra personale
a Parigi.
Il primo viaggio in Giappone è del 1973: un'esperienza
che lo segna profondamente. Lì scopre e
studia la tecnica del sumi-e (realizzare una figura
con un solo gesto, senza mai staccare il pennello
dal foglio), che approfondisce tornando spesso
in Oriente. I suoi incontri con grandi artisti giapponesi
e con opere intrise di pensiero Zen, hanno
maturato l'uomo e il suo lavoro.
Bonnefoit, soprattutto dopo aver appreso la tecnica
sumiàe, nei primi anni Settanta, dipinge, 'scrive'
una vita fatta di sguardi e di corpi, tenendo
appese quelle sue creature fragili che poco basta
a sciupare.
Dalla fine degli anni Ottanta si segnalano importanti
esposizioni in Italia e in Francia.
Dagli inizi degli anni Novanta la vera esplosione
artistica: molte le mostre personali, così come il
successo di critica e di pubblico.
Ad oggi ha tenuto oltre 200 mostre personali in
tutto il mondo.
Attualmente continua a vivere e lavorare tra la
Francia e l'Italia (Certaldo, in provincia di Firenze,
città della quale è anche cittadino onorario), che
ormai considera come una seconda patria.
Alain Bonnefoit
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